
Fare sport fa bene. Tuttavia, praticare sport può aumentare il rischio di traumi e lesioni specie a causa di movimenti ripetuti legati al gesto atletico che nel tempo possono indurre:
– microtraumi, in una o più articolazioni
– lesioni a carico di cartilagine, legamenti o tendini
– lesioni muscolari
Ogni sport, inoltre, aumenta nello sportivo il rischio di alcune patologie specifiche: gomito del tennista e gomito del golfista, spalla del nuotatore, ginocchio del saltatore, caviglia del calciatore.
L’approccio alla traumatologia dello sport richiede sia la conoscenza della patologia sia del gesto atletico che lo sportivo dovrà e vorrà tornare a praticare. La soluzione ai diversi tipi di lesione o trauma è, ovviamente, diversa a seconda del livello della lesione e delle richieste funzionali del paziente. L’approccio conservativo, quando possibile, è sempre la prima soluzione terapeutica. Oggi, grazie alla medicina rigenerativa (PRP, cellule mesenchimali, cellule monoclonali, ecc.), è possibile, in molti casi, stimolare la riparazione biologica di tendini, muscoli e legamenti.
Infine, quando l’approccio conservativo non permette di ottenere i risultati desiderati, le tecniche chirurgiche sono oggi sempre più mininvasive e il recupero sempre più rapido, anche grazie a un approccio multidisciplinare nella gestione post operatoria e riabilitativa.